Le origini del Fotovoltaico: conosciamo la sua storia

Solo una conoscenza della storia può aiutarci a capire il senso di ciò che ci circonda.
Molti di noi conoscono il fotovoltaico o almeno ne hanno sentito parlare, ma nessuno conosce la storia di uno dei driver principali per la transizione energetica e lo sviluppo sostenibile.
Quando nacque il fotovoltaico? chi lo inventò e perché?
Scopriamolo insieme.

La storia del fotovoltaico

Questa invenzione risale quasi a due secoli fa. Difatti, questa tecnologia è il risultato di anni e anni di ricerca e sviluppo.

Il termine “fotovoltaico” cominciò a diffondersi addirittura a partire dal 1839, quando il fisico francese Alexandre Edmond Becquerel, scoprì quello che lui denominò ”effetto  fotovoltaico”.
Becquerel scoprì la produzione di un lieve flusso di corrente elettrica da alcuni elementi metallici esposti alla luce solare. 

A questa prima scoperta, seguirono diverse invenzioni nell’ambito del fotovoltaico. Possiamo fare l’esempio  degli scienziati Willoughby Smith, William G. Adams e Richard Evans che scoprirono l’effetto della luce solare sul selenio, materiale che, se esposto alla luce, emette una lieve scarica di energia.
Ma solo nel 1879 in America, Charles Fritts, considerato il secondo padre del fotovoltaico, realizzò il primo pannello fotovoltaico

Il fotovoltaico oggi

Come abbiamo visto nel nostro ultimo articolo, il report “Global Market Outlook for Solar Power”,  analisi di mercato più autorevole nel settore globale dell’energia solare, emerge un dato molto importante. La tecnologia fotovoltaica ricopre un ruolo primario nel processo di transizione energetica per due fattori: rapidità di crescita e percentuale di copertura.

In Italia, solo a fine 2021, risultano installati circa 1.016.000 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva di 22,6 GW e una produzione poco superiore a 25 TWh. 

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